Mortalità ed eventi cerebrovascolari dopo ablazione transcatetere a radiofrequenza della fibrillazione atriale


La fibrillazione atriale è associata a un significativo aumento del rischio di ictus e di mortalità.
Non è chiaro se il mantenimento del ritmo sinusale dopo ablazione con radiofrequenza ( RFA ) sia associato a un miglioramento del rischio di ictus e della sopravvivenza.

Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare se il ritmo sinusale dopo ablazione della fibrillazione atriale fosse associato a un miglioramento del rischio di eventi cerebrovascolari e mortalità nel corso di un follow-up 10 anni.

L’ablazione transcatetere con radiofrequenza è stata eseguita su 3058 pazienti ( età media 58 anni ) con fibrillazione atriale parossistica ( n=1888 ) o fibrillazione atriale persistente ( n=1170 ).

Gli effetti dello stato del ritmo in funzione del tempo sugli eventi cerebrovascolari e sulla mortalità cardiaca e per tutte le cause sono state valutate mediante modello di regressione di Cox multivariato aggiustato per le variabili di base e tempo-dipendenti durante 11.347 anni-paziente di follow-up.

Predittori indipendenti di un più alto burden aritmico dopo ablazione transcatetere con radiofrequenza erano l'età ( coefficiente beta stimato [ beta ] = 0.017 per 10 anni, P = 0.003 ), diametro atriale sinistro ( beta = 0.044 per 5 mm di aumento del diametro dell’atrio sinistro; P inferiore a 0.0001 ), e fibrillazione atriale persistente ( beta = 0.174; P inferiore a 0.0001 ).

Gli eventi cerebrovascolari e la mortalità cardiaca e la mortalità per qualsiasi causa si sono verificati, rispettivamente, in 71 ( 2.3% ), 33 ( 1.1% ), e 111 ( 3.6% ) soggetti.

Il ritmo sinusale dopo ablazione transcatetere con radiofrequenza è risultato associato a un rischio significativamente più basso di mortalità cardiaca ( hazard ratio [ HR ] 0.41; P = 0.015 ).

Non è stata riscontrata una riduzione significativa della mortalità per qualsiasi causa ( HR=0.86; p = 0.48 ) o di eventi cerebrovascolari ( HR=0.79; P = 0.34 ) nei pazienti che sono rimasti in ritmo sinusale dopo ablazione transcatetere con radiofrequenza.

In conclusione, il mantenimento del ritmo sinusale dopo ablazione transcatetere con radiofrequenza è associato a una riduzione della mortalità cardiovascolare nei pazienti con fibrillazione atriale. ( Xagena2014 )

Ghanbari H et al, Heart Rhythm 2014; 11:1503–1511

Cardio2014 Neuro2014



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